5 Agosto- Palazzo Filangeri Cutò ore 20:30 - La Triscele che scrive: teatrofestival della scrittura siciliana contemporanea


Questo evento, alla sua prima edizione, è stato ideato e promosso dall'Associazione culturale Luminaria di Palermo (presidente Giovanna Fiume) e realizzato, in occasione della Settimana Gattopardiana, in collaborazione con l'Istituzione Giuseppe Tomasi di Lampedusa.L'Associazione Luminaria, dall'anno della sua costituzione, valorizza la presenza femminile nella società, coniugando denuncia e rivendicazione insieme ad affermazione di sé, un'alterità dell'essere donna che non si riconosce solo in una rappresentazione artificiale della sua femminilità.L'idea progettuale di questo evento è quella di evidenziare il contributo delle scrittrici siciliane alla visione letteraria della Sicilia attraverso, appunto, una inedita chiave di lettura:"la geografia della scrittura femminile".Gli scrittori e le scrittrici, infatti, con i loro testi letterari riescono a ricreare i luoghi, ad offrire una visione inedita della realtà, scoprendo angoli dimenticati, ridisegnando con occhi nuovi e straniati luoghi noti, esplorando dei "territori" negletti, le Terrae Incognitae della mente. Alla luce di questo rapporto tra Geografia e Letteratura, possiamo guardare con occhi nuovi alla distinzione classica come quella tra Sicilia occidentale, centrale e orientale, non solo come il risultato delle differenti radici storiche (la Sicilia occidentale influenzata dalla cultura punica ed elima; l'orientale dalla civiltà greca; o della divisione dei tre valli o reali dominii al di là del Faro sotto la dominazione araba); né solo di ragioni topografiche o amministrative.Caratteristiche comuni legano scrittrici provenienti dalla stessa area geografica le quali ci danno uno spaccato di quella Sicilia ricostruendone "spazio" e "tempo" secondo nozioni soggettive. Le scrittrici siciliane inventano mentre sembra descrivano, rigenerano, con un atto generativo o creativo, ci mettono davanti un paesaggio, un ambiente che, pur non essendo talora quello "reale", è capace di interpretarlo, farlo sedimentare, pietrificarlo e trasmetterlo con la scrittura. La Triscele come simbolo della Sicilia, la testa di una donna, forse di una dea, in taluni casi raffigurata con le ali per indicare l'eterno trascorrere del tempo, contornata da serpenti per indicare la saggezza, ci pare si presti particolarmente alla raffigurazione di questo progetto. Le scrittrici, protagoniste di questo evento, si presenteranno tra loro, ognuna presenterà l'altra e la presentazione sarà intercalata da una performance teatrale, a cura di Margò Cacioppo, con letture teatrali di brani tratti dai testi delle stesse scrittrici, eseguiti dalle attrici Stefania Sperandeo, Letizia Porcaro, Maria Teresa De Sanctis, ed intermezzi di danza di Emilia Guarino, Chiara Daniele e Marzia Soardi in contemporanea alla videoproiezione eseguita da Ambra Mangani. Le tre scrittrici a confronto sono:Giuseppina Torregrossa (Palermo, 1956) è madre di tre figli e vive tra la Sicilia e Roma, dove ha lavorato per più di vent'anni come ginecologa. L'ultimo suo romanzo, Il conto delle minne, è stato pubblicato nel 2009 da Mondadori.Marinella Fiume (Noto, 1950), dottore di ricerca in Lingua e Letteratura italiana, docente di Materie letterarie e Latino nei Licei, collabora con la scuola di specializzazione per l'insegnamento secondario (SISSIS) dell'Università di Catania. Nel 2008 per i tipi della Rubbettino esce il suo romanzo Celeste Aida. Una storia siciliana. Licia Cardillo Di Prima E' nata a Sambuca di Sicilia, dove vive e lavora. Giornalista pubblicista, direttrice de La voce di Sambuca, ha collaborato con il Mediterraneo e con la Repubblica. È autrice del saggio "Un amore di quattro secoli fa - Marco Antonio Colonna ed Eufrosina Corbera"

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