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Visualizzazione dei post da gennaio, 2011

E' in edicola L'Araldo di Gennaio

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CAMPOBELLO DI MAZARA, SERVIZI SOCIALI SUL TERRITORIO «QUESTI SCONOSCIUTI»

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Duecentosessantatre ragazzi - su 327 intervistati a campione - non conoscono i servizi sociali sul proprio territorio. È il dato più sorprendente dell’indagine conoscitiva per i bisogni del progetto «Altro Luogo», promosso dall’associazione «Il Soccorso Cave di Cusa» e che ha come partner istituzionale il Comune di Campobello di Mazara. A 327 studenti di Campobello (che studiano anche negli istituti di Castelvetrano) è stato chiesto di rispondere ad un questionario anonimo con 6 domande. E il dato che più ha sorpreso l’equipe che sta seguendo il progetto è proprio quello che i servizi sociali ai ragazzi sono «sconosciuti». Soltanto 61 hanno detto di conoscere le strutture come consultori familiari, sportelli d’ascolto, associazioni di volontariato (come, ad esempio, Avis, Aias e Fidapa), tre non hanno risposto ed, invece, 263 hanno risposto di non conoscerle. Ma questo dato emerso dall’indagine, che rappresenta la prima parte del progetto, non è stato il solo. Perché, ad una specifica

Sciacca, inquinamento: sequestrato oleificio

L’Ufficio circondariale marittimo di Sciacca ha sequestrato un oleificio il cui stabilimento è sito in contrada Baiata in esecuzione di un decreto emesso dal Gip Giuseppe Miceli. Il provvedimento scaturisce dall’attività di indagine condotta dalla Polizia giudiziaria del Circomare, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, mirata ad accertare l’origine delle sostanze inquinanti oleaginose riversate in mare il 27 novembre scorso, in prossimità della foce del torrente di mezzo in località Foggia . I reflui erano stati opportunamente campionati da personale dipendente e successivamente analizzati dai tecnici dei laboratori dell’Arpa di Agrigento sulla cui composizione hanno riscontrato la presenza di quantità elevate di sostanze oleose verosimilmente riconducibili a sversamenti provenienti da frantoi oleari che costituiscono grave pericolo ambientale in quanto, in particolar modo nei corsi idrici di scarsa portata, impedisono la permeazione dell’ossigeno con conseguent

Il terremoto del 1968 visto da Tony Zermo del quotidiano "La Sicilia"

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Il "vecchio" ed il nuovo paese di Santa Margherita di Belice Il 15 gennaio ricorre il 40° anniversario del terremoto della Valle del Belice. In tutti i comuni che nel 1968 vennero distrutti dal quel violento sisma, sono state organizzate delle manifestazioni per ricordare le numerose persone che morirono durante quel maledetto terremoto. Abbiamo recuperato un articolo di uno dei più bravi giornalisti siciliani, Tony Zermo, del quotidiano “La Sicilia”, che venne subito dopo nelle zone distrutte. 15 gennaio 1968. L’inferno comincia a Sciacca. Atterriamo di sera, su una spiaggia larga dieci metri e senza luce, con un elicottero dell’Agip pilotato dal comandante Di Falco che porta una cassa di medicinali e noi. C’è un vento gelido, il cielo di catrame. Sciacca è deserta, ieri e stanotte la città è stata scossa rudemente dalle fondamenta e la popolazione è fuggita per le campagne. Funzionano soltanto alcuni alberghi, dove sono accampati decine di superstiti, e un bar. Le line

Santa Margherita di Belìce: “Dalle macerie il futuro: 1968-2011”

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Il comune di Santa Margherita di Belìce in occasione della ricorrenza del 43° anniversario del terremoto del Belìce, ha organizzato per la giornata del 14 gennaio la manifestazione “Dalle macerie il futuro: 1968-2011”. La manifestazione avrà inizio alle ore 17:00, presso la Chiesa Madre, con la celebrazione della Santa Messa a ricordo del sisma mentre una corona di fiori verrà portata al cimitero in memoria delle vittime margheritesi. Si prosegue alle 18:00 con la ricollocazione presso l’Ex Chiesa Madre, oggi Museo della Memoria, del dipinto “Martirio di Santa Margherita d’Antiochia” , a cura del locale distaccamento dei Vigili del Fuoco. Il dipinto, realizzato dal pittore copista saccense, Calogero Termine in occasione degli eventi dedicati ai 400 anni del Comune, venne distrutto dal terremoto del ’68 e verrà finalmente ricollocato nella stessa chiesa in cui scomparve la notte tra il 14 ed il 15 gennaio. Alle 18:30, presso il Teatro Sant’Alessandro, la manifestazione prevede “Per non

Come riconoscere un attacco cardiaco e salvare una vita

Durante una grigliata Federica cade. Qualcuno vuole chiamare l'ambulanza ma Federica rialzandosi dice di essere inciampata con le scarpe nuove. Siccome era pallida e tremante la aiutammo a rialzarsi. Federica trascorse il resto della serata serena ed in allegria. Il marito di Federica mi telefonò la sera stessa dicendomi che aveva sua moglie in ospedale. Verso le 23.00 mi richiama e mi dice che Federica è deceduta. Federica ha avuto un attacco cardiaco durante la grigliata. Se gli amici avessero saputo riconoscere i segni di un attacco cardiaco, Federica sarebbe ancora viva. La maggior parte delle persone non muoiono immediatamente. Basta 1 minuto per leggere il seguito. Un neurologo sostiene che se si riesce ad intervenire entro tre ore dall'attacco si può facilmente porvi rimedio. Il trucco è riconoscere per tempo l'attacco cardiaco!!! Riuscire a diagnosticarlo e portare il pazient

Montevago 1° Edizione Premio Xirotta

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14/15 GENNAIO 2011 - SANTA MARGHERITA DI BELICE - DALLE MACERIE IL FUTURO 1968-2011

VENERDÌ 14 GENNAIO 2011 Ore 17:00 - Chiesa Madre Messa a ricordo del sisma del 1968 Ore 18:00 - Ex Chiesa Madre "Museo della Memoria" Collocazione dipinto "Martirio di S. Margherita d'Antiochia" a cura del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di S. M. Belice Ore 18:30 - Teatro Sant'Alessandro PER NON DIMENTICARE: Conferimento Cittadinanza Onoraria al Comandante Regionale Guardia di Finanza Gen. D. Domenico Achille per aver arricchito ulteriormente il patrimonio culturale del Museo della Memoria; Intervento Prof. Pietro Piraino Papoff: "L'alba del '68 a S. Margherita"; Concerto a cura dell'I.C. ad indirizzo musicale "G. Tomasi di Lampedusa" di S. Margherita di Belice diretto dalla Prof.ssa Nina Gallo.