CAMPOBELLO DI MAZARA, SERVIZI SOCIALI SUL TERRITORIO «QUESTI SCONOSCIUTI»

Duecentosessantatre ragazzi - su 327 intervistati a campione - non conoscono i servizi sociali sul proprio territorio. È il dato più sorprendente dell’indagine conoscitiva per i bisogni del progetto «Altro Luogo», promosso dall’associazione «Il Soccorso Cave di Cusa» e che ha come partner istituzionale il Comune di Campobello di Mazara. A 327 studenti di Campobello (che studiano anche negli istituti di Castelvetrano) è stato chiesto di rispondere ad un questionario anonimo con 6 domande. E il dato che più ha sorpreso l’equipe che sta seguendo il progetto è proprio quello che i servizi sociali ai ragazzi sono «sconosciuti». Soltanto 61 hanno detto di conoscere le strutture come consultori familiari, sportelli d’ascolto, associazioni di volontariato (come, ad esempio, Avis, Aias e Fidapa), tre non hanno risposto ed, invece, 263 hanno risposto di non conoscerle. Ma questo dato emerso dall’indagine, che rappresenta la prima parte del progetto, non è stato il solo. Perché, ad una specifica domanda in cui i psicologi dell’equipe hanno chiesto «Pensi che sia importante avere maggiori informazioni in merito?», 254 ragazzi hanno risposto di sì, 67, invece, no. «C’è la necessità di far conoscere di più le strutture al servizio del territorio - spiega l’equipe guidata da Emanuela Coppola - questi dati ci danno contezza di cosa i giovani chiedono a gran voce». Un ulteriore dato importante emerso dall’indagine - illustrata al dirigente del settore solidarietà sociale del Comune, Vito Puccio - è quello dei canali d’aiuto. Così l’equipe nel questionario ha chiesto ai ragazzi «Se hai un problema personale o familiare a chi ti rivolgi?», domanda alla quale 210 hanno risposto «alla famiglia», 135 «ai servizi pubblici», 17 «agli amici», 3 «alle associazioni», 3 «agli insegnanti» e 19 «al prete o a nessuno». L’indagine ha evidenziato anche i bisogni dei ragazzi nel caso in cui funzionerebbe un centro per l’ascolto: 144 chiederebbero ascolto psicologico, 96 orientamento scolastico ed universitario, 31 orientamento professionale, 65 attività ludico-ricreative e 26 non hanno risposto.



IL PROGETTO - Il progetto «Altro Luogo» è uno dei cinque finanziati in tutta la provincia di Trapani e l’unico che utilizza un bene confiscato alla mafia. Il requisito, non di poco conto per la sua funzione sociale, in fase di valutazione ha consentito al progetto di guadagnare maggior punteggio rispetto ad altri ammessi. Il costo è di 16.113,04 euro, finanziato per 8.230,00. La rimanente parte sarà coperta col lavoro dei volontari. Il progetto si sta muovendo attraverso fasi ben precise. Dopo l’analisi dei bisogni, si procederà poi alla mappatura dei servizi pubblici presenti, in modo tale da creare una rete sociale e relazionale. Poi sarà messa in atto la fase promozionale e quella volta all’implementazione del ruolo di advocacy del volontariato giovanile (mirata alla creazione del senso di cittadinanza). È anche a disposizione della città uno sportello per le difficoltà evolutive e l’avvio di politiche innovative di promozione della legalità, con campi di lavoro, carovane antimafia, adozioni simboliche di luoghi e monumenti. Nel progetto, dalla durata di un anno, sono impegnati sette operatori, dei quali tre volontari. Lo sportello d’ascolto è aperto il martedì e giovedì, dalle 15 alle 18.



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