I FIGLI DEGLI EMIGRATI SICILIANI IN TUNISIA TORNANO NELL’ISOLA LA DIOCESI DI MAZARA DEL VALLO LI ACCOGLIENEI PAESI DEI LORO NONNI
Tredici figli di emigrati siciliani in Tunisia sono arrivati sull’isola per visitare i luoghi abitati dai loro nonni. L’iniziativa è stata della Diocesi di Mazara del Vallo che da alcuni anni è gemellata con quella di Tunisi. Ad arrivare in provincia di Trapani sono state tredici persone nate in Tunisia ma da genitori italiani che, decenni addietro, sono emigrati dall’altra parte del Mediterraneo per lavoro. In alcuni casi chi è arrivato in questa visita rappresenta anche la seconda generazione di italiani emigrati, perché già i loro nonni erano andati in Tunisia per cercare lavoro come fabbri, muratori. Poi lì sono nati i genitori e quindi loro come figli. L’accoglienza in Sicilia è curata dalla «Fondazione San Vito Onlus» e dal «Movimento Cattolico Lavoratori» che sino a lunedì farà visitare i luoghi d’origine dei genitori e nonni dei protagonisti di questa visita, come Partanna, Castelvetrano, Mazara del Vallo, Marsala. «Questa - ha detto il vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero, componente della commissione per le migrazioni della Cei - è la testimonianza che l’emigrazione non è solo un fenomeno di questi tempi ma è un fatto umano e secolare. I siciliani un tempo emigravano sulla sponda africana per cercar fortuna, fabbri ma anche pescatori, senza dimenticarci i tonnaroti trapanesi e favignanesi che andarono lì. Ora, come in una circolarità storica, c’è chi si sposta dalle sponde africane verso quelle italiane».
LE STORIE - In pochi parlano un corretto italiano, perché nati in Tunisia hanno imparato il francese e l’arabo. Ognuno dei tredici figli di emigrati ha una storia alle spalle. Come Rita Mangogna: i nonni paterni erano di Castelvetrano ed Alcamo, quelli materni di Trapani. «Mio papà ci parlava con passione della Sicilia - racconta - dei nostri nonni che qui lavoravano tanto la terra. Per me ora venire in questi luoghi è un’emozione fortissima». Per l’occasione Rita Mangogna, proprio nei luoghi siciliani d’origine della sua famiglia, si incontrerà con i suoi fratelli Francesco, Saverio e Rosalia che oggi pomeriggio arriveranno dalla Francia. Nel gruppo, tra gli altri, c’è anche Giuseppina Maria Bosco, figlia di marsalesi emigrati a Tunisi, Nicola Piazza (papà di Marsala e mamma di Trapani), Maria Randazzo, nata in Tunisia da genitori di Palermo e Pantelleria. Tra i componenti del gruppo anche una suora francese, suor Gerard, con una curiosità: sua nonna, Maria Giattino, era originaria di Marsala.
«QUANDO AD EMIGRARE ERANO I SICILIANI» - A conclusione della visita, domenica 30 ottobre alle 16,30 al Villaggio della Solidarietà di via Casa Santa, 41 a Mazara del Vallo, si terrà un incontro pubblico sul tema «Quando ad emigrare erano i siciliani». Saranno proprio i figli degli emigrati siciliani in Tunisia a raccontare le loro storie, le loro esperienze. L’ingresso è libero.