Punteruolo rosso: 13 mila le piante abbattute in Sicilia
Palermo - Prosegue senza sosta la lotta al punteruolo rosso, il coleottero che mette a rischio la sopravvivenza delle palme in Sicilia. L’attuale situazione è stata illustrata ieri mattina nel corso di una riunione che si è tenuta a Palermo, nella sede del dipartimento della Protezione civile regionale. Erano presenti tra gli altri, l’assessore regionale alla Presidenza, Gaetano Armao, il dirigente generale della Protezione civile, Salvatore Cocina, la dirigente generale del dipartimento Interventi strutturali dell’assessorato regionale all’Agricoltura, Rosaria Barresi, e l’Ispettore generale dell’Azienda Foreste, Fulvio Bellomo.
Fino ad oggi, a causa degli attacchi del punteruolo rosso, sono state abbattute circa 13 mila palme, mentre altri 15 mila e 200 risultano infestate. Le zone della Sicilia dove questo insetto è presente sono il Palermitano, il Trapanese, il Catanese, il Ragusano e una piccola e finora circoscritta area del Nisseno. Il temuto insetto è presente anche a Lampedusa, a Pantelleria e a Favignana.
In questa lotta, che si annuncia difficile, sono impegnati i tecnici dell’assessorato regionale all’Agricoltura e dell’Azienda Foreste Demaniali, che si avvalgono della collaborazione delle Università, in particolare delle facoltà di Agraria di Palermo e di Catania.
“L’intervento della Protezione civile - sottolinea l’assessore Armao - è necessario perché il coleottero ha attaccato anche le palme presenti lungo i viali di tanti centri abitati della Sicilia. Da qui la necessità di scongiurare i pericoli legati alla possibilità che le palme attaccate dal punteruolo rosso, cadendo, possano provocare danni alle persone e, ad esempio, agli edifici”. Fonte comunicato: Regione Sicilia, Presidenza
Fino ad oggi, a causa degli attacchi del punteruolo rosso, sono state abbattute circa 13 mila palme, mentre altri 15 mila e 200 risultano infestate. Le zone della Sicilia dove questo insetto è presente sono il Palermitano, il Trapanese, il Catanese, il Ragusano e una piccola e finora circoscritta area del Nisseno. Il temuto insetto è presente anche a Lampedusa, a Pantelleria e a Favignana.
In questa lotta, che si annuncia difficile, sono impegnati i tecnici dell’assessorato regionale all’Agricoltura e dell’Azienda Foreste Demaniali, che si avvalgono della collaborazione delle Università, in particolare delle facoltà di Agraria di Palermo e di Catania.
“L’intervento della Protezione civile - sottolinea l’assessore Armao - è necessario perché il coleottero ha attaccato anche le palme presenti lungo i viali di tanti centri abitati della Sicilia. Da qui la necessità di scongiurare i pericoli legati alla possibilità che le palme attaccate dal punteruolo rosso, cadendo, possano provocare danni alle persone e, ad esempio, agli edifici”. Fonte comunicato: Regione Sicilia, Presidenza