RINNOVATO IL COMITATO DEL FONDO SPECIALE PER IL VOLONTARIATO IN SICILIA

VITO PUCCIO CONFERMATO PRESIDENTE: «IL SISTEMA SICILIA FUNZIONA»
Il Co.Ge. gestisce i fondi assegnati dalle fondazioni bancarie e trasferiti ai Centri di Servizio
PALERMO - Il Comitato di Gestione del Fondo Speciale per il volontariato della Regione Sicilia è  stato rinnovato. La designazione dei nuovi quindici componenti è avvenuta da parte delle Fondazioni bancarie, Anci Sicilia, Ministero della solidarietà sociale e del mondo del volontariato. La nomina dei componenti è avvenuta dopo due anni di carica dell’ex Comitato che si è occupato, tra gli altri, della questione legata alla Progettazione sociale per il Sud. Del nuovo Comitato - che rimarrà in carica due anni - ne fanno parte: Salvatore Di Stefano (Fondazione Monte dei Paschi di Siena), Luigi Gerbino (Fondazione Mps), Cettina Coffa (Acri), Santo Spagnolo (Compagnia San Paolo Intesa), Carlo Gaeta (Fondazione Mps), Aurelio Angelini (Fondazione Cariplo), Michele Longo (Fondazione BdS), Salvatore Costanzo (Regione Siciliana), Vincenzo Lo Monte (Anci Sicilia), Manlio Calvaruso (Confraternita di Misericordia), Giuseppe Di Natale (Auser), Simona Romano (Avulss), Domenico Alfonzo (Avis), Liborio Milazzo (Ministero della solidarietà sociale). In seno al Comitato il quindicesimo componente Vito Puccio (in rappresentanza della Fondazione Mps), è stato rieletto presidente. Puccio è al suo quinto mandato da presidente: «Il sistema Sicilia nel mondo del volontariato funziona - ha detto - in questi anni abbiamo definito percorsi comuni, linee guida per la progettazione. Ma abbiamo messo in campo anche il metodo unico per la rendicontazione dei tre centri di servizio. Questo “sistema” ha funzionato e funziona con la compartecipazione di tutti i portatori d’interesse. Se oggi più di duemila associazioni di volontariato siciliano si rivolgono ai Centri di Servizio (Cesvop, Csve e Cesv Messina, ndr), questo è il risultato di un impegno costante garantito al servizio delle associazioni». E Puccio, a testimonianza del buon funzionamento del sistema, ricorda: «La Sicilia, in alcuni casi, ha fatto da apri pista e da punto di riferimento per gli altri sistemi regionali. Ricordo l’approvazione del “Documento di Palermo” sulle procedute ed i rapporti tra Co.Ge. e Csv, diventato successivamente «Linee guida nazionali» condivise tra la Consulta Co.Ge. e Csv.Net , approvate nel 2007 a livello nazionale».

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