Gli Ato rifiuti in Sicilia passano da 27 a 4
PALERMO. Il vertice di maggioranza alla Regione ha convenuto sulla opportunità che si tagli il numero degli Ato rifiuti per una più razionale organizzazione del settore e per ridurre drasticamente le spese. Si tratta di applicare la Finanziaria regionale 2007. Una delle ipotesi, (Michele Cimino, presidente della commissione Bilancio): trasferire le competenze alle Province. «I partiti della maggioranza – si legge nella nota conclusiva – concordano sull’ipotesi di dare corso alla legge di riordino del settore, che contempla la riduzione degli Ambiti Territoriali Ottimali (Ato) approvata l’anno scorso dall’Assemblea regionale siciliana. L’accordo unitario raggiunto oggi (ieri per chi legge, ndr) prevede la coniugazione ottimale tra una consistente riduzione degli Ato e l’opportuno mantenimento dei criteri di razionalizzazione in ambito regionale, tenendo in giusto conto la partecipazione operativa degli enti locali». Il documento è stato firmato dai segretari regionali Pippo Scalia (An), Angelino Alfano (Fi) e Saverio Romano (Udc) nonchè dai capigruppo della coalizione all’Ars Salvino Caputo (An), Francesco Cascio (Fi), Roberto Di Mauro (Mpa) e Nino Dina (Udc). Col consenso, ovviamente, del presidente della Regione, Cuffaro.
Nel corso del confronto di maggioranza sono state avanzate diverse ipotesi. Alla fine è prevalsa quella del taglio drastico degli Ato da 27 a 4. Dunque 23 Consigli di amministrazione in meno, con ciò che comporta in termini di tagli della spesa pubblica. Ogni presidente di Ato percepisce al netto da 70 a 80 mila euro l’anno. Ogni consigliere di amministrazione 26 mila euro annui netti: complessivamente ne saltano 138 più sette presidenti. Inoltre, è stato deciso che saranno realizzati 4 termovalorizzatori, quanti saranno gli Ato. Secondo il capogruppo di Fi, Cascio, «è prevalso il buon senso e la logica della buona amministrazione ». In effetti, il problema è impellente se, come sostiene il capogruppo di An, Caputo, in una interrogazione al governatore, l’indebitamento degli Ato per i rifiuti in Sicilia ha raggiunto i 400 milioni di euro. Per Caputo, quindi, «ben venga la riforma degli Ato rifiuti già avviata con la legge finanziaria del dicembre scorso.
Ma è indispensabile accertare le cause dell’indebitamento degli Ato, che in alcune province ha superato l’importo di oltre 60 milioni di euro, con un indebitamento per singolo utente di 260 euro. Nonostante alcuni Ato abbiano pure attinto al fondo di rotazione promosso dalla Regione senza mai restituire le somme ottenute». Ed ancora, Caputo ha chiesto al commissario Felice Crosta di inviare una ispezione presso l’Ato rifiuti di Enna Uno, che ha registrato il debito più elevato.
Il vertice di maggioranza tornerà a riunirsi lunedì prossimo con all’ordine del giorno i temi legati alla Sanità e alla questione energetica. (dal quotidiano La Sicilia del 9 ottobre 2007)
Nel corso del confronto di maggioranza sono state avanzate diverse ipotesi. Alla fine è prevalsa quella del taglio drastico degli Ato da 27 a 4. Dunque 23 Consigli di amministrazione in meno, con ciò che comporta in termini di tagli della spesa pubblica. Ogni presidente di Ato percepisce al netto da 70 a 80 mila euro l’anno. Ogni consigliere di amministrazione 26 mila euro annui netti: complessivamente ne saltano 138 più sette presidenti. Inoltre, è stato deciso che saranno realizzati 4 termovalorizzatori, quanti saranno gli Ato. Secondo il capogruppo di Fi, Cascio, «è prevalso il buon senso e la logica della buona amministrazione ». In effetti, il problema è impellente se, come sostiene il capogruppo di An, Caputo, in una interrogazione al governatore, l’indebitamento degli Ato per i rifiuti in Sicilia ha raggiunto i 400 milioni di euro. Per Caputo, quindi, «ben venga la riforma degli Ato rifiuti già avviata con la legge finanziaria del dicembre scorso.
Ma è indispensabile accertare le cause dell’indebitamento degli Ato, che in alcune province ha superato l’importo di oltre 60 milioni di euro, con un indebitamento per singolo utente di 260 euro. Nonostante alcuni Ato abbiano pure attinto al fondo di rotazione promosso dalla Regione senza mai restituire le somme ottenute». Ed ancora, Caputo ha chiesto al commissario Felice Crosta di inviare una ispezione presso l’Ato rifiuti di Enna Uno, che ha registrato il debito più elevato.
Il vertice di maggioranza tornerà a riunirsi lunedì prossimo con all’ordine del giorno i temi legati alla Sanità e alla questione energetica. (dal quotidiano La Sicilia del 9 ottobre 2007)