Comunicato stampa n.21 della "Belice Ambiente Spa", società di gestione della raccolta rifiuti nell'Ato Tp2.

TIA DETERMINATA DAI COMUNI? «STRUMENTALI DICHIARAZIONI DI MOVIMENTI E CONSIGLIERI»
«In base al codice ambientale entrato in vigore nel 2006, la competenza a determinare la tariffa d’igiene ambientale è stata trasferita alle Autorità d’Ambito. Trovo dunque strumentale l’azione di alcuni movimenti civici, di consiglieri comunali e di alcuni sindaci che chiedono di far determinare la Tia 2006, e per gli anni a seguire, ai massimi consessi civici». Lo dice l’amministratore unico della «Belice Ambiente Spa», Francesco Truglio, alla luce di un susseguirsi di dichiarazioni dette da esponenti del «Comitato Mosaico», di rappresentanti di alcuni consigli comunali e di sindaci dell’Ambito. «Sbaglia a dirlo traendo in inganno i cittadini e fa solo azione di populismo chi afferma che la competenza per la determinazione della Tia dal 2006, e per gli anni a seguire, è di competenza dei comuni – spiega Truglio – il codice ambientale è chiaro, assegnando la competenza alle Autorità d’Ambito in Sicilia. Principio – continua ancora Truglio – tra l’altro affermato anche dal Tar Sicilia nelle sentenze dei comuni di Gibellina e Santa Ninfa, dove la competenza è stata affermata solo per l’anno 2005». E Truglio conclude: «Invito soprattutto i sindaci a discutere sulle questioni inerenti la Tia all’interno dell’assemblea dei soci o in quella intercomunale di controllo, opportune sedi per il dibattito e per le scelte da adottare e ad evitare dapprima di approvare favorevolmente la Tia in sede d’assemblea e poi, una volta in mezzo ai cittadini, a fare propaganda elettorale con ragioni contrapposte alle scelte fatte, poco prima, in società».
CACCIA AGLI EVASORI TIA, CONTINUA L’AZIONE DELLA «MAGGIOLI TRIBUTI» NELL’AMBITO
Continua l’attività della «Maggioli Tributi Spa» all’attività di lotta all’evasione e/o elusione della Tia nell’Ambito Tp2. Gli operatori della società che s’è aggiudicata l’appalto bandito dalla «Belice Ambiente Spa» stanno procedendo ai controlli incrociati tra diverse banche dati – fornite anche dai comuni – per scovare chi risulta evasore nel pagamento della Tia. L’attività riguarda sia le utenze domestiche che commerciali. «Eventuali verifiche verranno effettuate da personale della società munito di tesserino di riconoscimento», spiegano dalla «Maggioli Tributi Spa». Secondo il regolamento tariffario gli utenti, domestici e non, devono presentare denuncia unica dei locali e delle aree, entro 30 giorni dall’inizio dell’occupazione o detenzione dell’immobile, indicando le superfici occupate e il numero dei componenti il nucleo familiare o il tipo di attività cui le stesse sono adibite, presso l’ufficio Tia dell’autorità d’Ambito. La «Belice Ambiente Spa», una volta accertata la tariffa non pagata, applica una maggiorazione a titolo di risarcimento per il danno finanziario e le spese di accertamento del 100% in caso di omessa o incompleta denuncia e del 50% in caso di infedele denuncia. Le sanzioni sono ridotte del 30% in caso in cui l’utente, una volta ricevuto l’avviso di accertamento, entro 60 giorni dalla data di notifica accetta l’avvenuto controllo.

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