RIFORMA ATO, PRIMO “NO” AL CONSORZIO UNICO, IL CONSIGLIO DI GIBELLINA APPROVA

Si è avviato l’iter procedimentale deciso dall’assemblea intercomunale di controllo della «Belice Ambiente Spa» per dire “no” alla costituzione del Consorzio provinciale che – secondo quanto stabilito dal decreto del presidente della Regione, Raffaele Lombardo – dovrà gestire la raccolta di rifiuti. Il decreto prevede la riduzione degli Ato da 27 a 10 (compreso quello per le isole). Ad ufficializzare il primo “no” è stato il consiglio comunale di Gibellina, che ha deliberato di «sospendere, nelle more degli adempimenti previsti dalla valutazione anticipata da parte dell’Agenzia regionale dei rifiuti della società, l’attuazione del decreto presidenziale, onde evitare la costituzione di un consorzio provinciale che, all’esito del percorso di monitoraggio, potrà risultare inutile e non essere operativo». Ieri sera, la stessa delibera è stata approvata anche dal consiglio comunale di Salemi. La «Belice Ambiente Spa» ha richiesto in via anticipata, già da un mese, all’Agenzia regionale dei rifiuti il monitoraggio su alcuni obiettivi prefissati: misure economiche per l’uscita dalla situazione di crisi finanziaria da attuare di concerto coi propri soci, l’efficienza (legata anche al potenziamento della raccolta differenziata), l’efficacia e l’economicità delle società d’ambito. «Questi parametri se raggiunti, ci porteranno a chiedere una revisione del decreto» ha detto il presidente dell’assemblea intercomunale, Vito Bonanno. «Nel rispetto della legge, procederemo alla liquidazione della società – ha detto ancora Bonanno – quello che chiediamo, e difenderemo con forza, è l’autonomia organizzativa degli undici comuni che oggi hanno raggiunto elevati standard di efficienza del servizio, grazie alla “Belice Ambiente Spa”, la cui positiva esperienza troverà continuità nel nuovo Consorzio, gestito dai sindaci». Gli undici comuni-soci rivendicano «l’autonomia organizzativa all’interno del territorio provinciale per salvaguardare l’efficacia, efficienza, economicità e funzionalità del servizio attualmente svolto in forma diretta da parte della società». Dopo Gibellina anche gli altri consigli comunali dei paesi facenti parte dell’Ato Tp2 provvederanno ad approvare la delibera per dire “no” al Consorzio provinciale: lunedì alle 20,30 toccherà al massimo consesso civico di Campobello di Mazara.

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