A CASTELVETRANO LA PRIMA PIETRA DELL’IMPIANTO, 7,8 MLN PER RICICLARE LE FRAZIONI NOBILI

Sorgerà su un terreno di 12 ettari in contrada Airone-Favara a Castelvetrano, in provincia di Trapani, il primo impianto di riciclaggio dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata. La posa della prima pietra del «Polo Tecnologico», questo il nome dato all’insediamento industriale, è avvenuto stamattina nella contrada appena fuori l’abitato di Castelvetrano, vicino lo snodo autostradale sull’A29 Mazara-Palermo. Il terreno e l’impianto sono di proprietà della «Belice Ambiente Spa» e sarà costruito con un investimento di 7,8 milioni di euro provenienti dai fondi strutturali europei del Por 2000-2006-misura 1.14, transitati dall’Agenzia Regionale dei rifiuti. La prima pietra è stata posata nel primo dei tre lotti di lavori che verranno realizzati, alla presenza, tra gli altri, del vescovo della Diocesi di Mazara, monsignor Domenico Mogavero, gli undici sindaci dell’Ambito, Felice Crosta e Salvatore Raciti, presidente e direttore dell’Agenzia regionale dei rifiuti. I primi lavori verranno svolti dall’impresa «IGM srl» di Favara, che si è aggiudicata la gara d’appalto con un ribasso del 7,3158. Si tratta dell’impianto di compostaggio che servirà a trasformare l’organico raccolto nella differenziata “porta a porta” in compost, cioè il concime poi utilizzato in agricoltura. Il tecnico a firmare il progetto è Domenico Michelon, mentre i colleghi Rosario Lo Presti ed Antonino D’Alfonso hanno progettato le opere di completamento e l’impianto di selezione e valorizzazione per le frazioni secche, cioè plastica, vetro, alluminio, carta e cartone. «Abbiamo creduto nel progetto e ora lo stiamo finalmente realizzando» ha detto l’amministratore unico, Francesco Truglio. «Così raggiungiamo il traguardo della gestione integrata dei rifiuti, un’occasione per questo territorio dove, attraverso il ciclo, oggi è possibile creare un’industria che alimenta un indotto economico e da occupazione. Una scommessa dello Stato su questo territorio, conosciuto anche per mafia» ha detto ancora Truglio.

IL PRIMO LOTTO – Per il primo si spenderà 2 milioni e 476 mila euro. L’organico verrà trattato secondo un ciclo ben preciso prima di diventare compost (concime): dalla fase di stoccaggio a quello della miscela umido-strutturante. La terza è quella della collocazione nei biocontainer, poi quella della maturazione (platea insufflata), ed ancora quella nella platea non insufflata ed, infine, la cernita e vagliatura. Il ciclo completo è di 45/50 giorni. I lavori del primo lotto saranno completati entro giugno.

IL SECONDO E TERZO LOTTO – Per gli altri due lotti saranno impiegati 5 milioni e 400 mila euro. Saranno realizzate le opere di completamento e l’impianto di selezione e valorizzazione dove avverrà la separazione automatica e manuale delle frazioni recuperabili (vetro, carta e cartone, plastica ed alluminio). L’impianto sarà certificato come piattaforma da dove partiranno poi i carichi di rifiuti per gli impianti di riciclaggio. I lavori saranno appaltati a giorni.

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