Eccezionali avvistamenti di pellicani in Italia. Un esemplare segnalato pure in Sicilia
Foto www.flickr.com
Eccezionali avvistamenti di pellicani in Italia. Si tratta di 25 esemplari registrati nello stagno di Molentargius, in Sardegna, una delle dieci aree piu' importanti in Italia per il birdwatching, l'attivita' di osservazione degli uccelli. A questi va aggiunto un altro esemplare rilevato presso la Riserva naturale Saline di Priolo, in provincia di Siracusa, in Sicilia.
Lo riferisce la Lipu, ente gestore della riserva siciliana. La Lipu segnala il carattere straordinario della presenza di un cosi' elevato numero di individui in Italia, in particolare allo stagno sardo di Molentargius, in provincia di Cagliari. Il pellicano, spiega, e' una specie dalla struttura corporea possente, con un peso che puo' raggiungere anche i 10 chilogrammi e un'apertura alare variabile fra i 220 e i 360 centimetri, ed e' distribuita nell'Europa orientale e molto difficile da osservare lungo le coste italiane.
''Il pellicano - spiega Fabio Cilea, responsabile Riserva Saline di Priolo - e' noto per il grande becco caratterizzato dalla borsa gulare, posta al di sotto di esso ed utilizzata per accumulare il pesce catturato. La sua presenza lungo le coste italiane - spiega Cilea - e' verosimilmente riconducibile alle avverse condizioni meteorologiche che si presentano durante il periodo della migrazione. Cosi' di tanto in tanto qualche esemplare si ritrova al di qua del Mediterraneo spingendo molti appassionati e anche semplici curiosi sulle sue tracce''.
L'osservazione registrata ieri presso la Riserva di Priolo e' la seconda per la zona, la prima fu effettuata nel dicembre 1982 ed anche quella volta si trattava di un esemplare solitario.
Fonte: Ansa
Lo riferisce la Lipu, ente gestore della riserva siciliana. La Lipu segnala il carattere straordinario della presenza di un cosi' elevato numero di individui in Italia, in particolare allo stagno sardo di Molentargius, in provincia di Cagliari. Il pellicano, spiega, e' una specie dalla struttura corporea possente, con un peso che puo' raggiungere anche i 10 chilogrammi e un'apertura alare variabile fra i 220 e i 360 centimetri, ed e' distribuita nell'Europa orientale e molto difficile da osservare lungo le coste italiane.
''Il pellicano - spiega Fabio Cilea, responsabile Riserva Saline di Priolo - e' noto per il grande becco caratterizzato dalla borsa gulare, posta al di sotto di esso ed utilizzata per accumulare il pesce catturato. La sua presenza lungo le coste italiane - spiega Cilea - e' verosimilmente riconducibile alle avverse condizioni meteorologiche che si presentano durante il periodo della migrazione. Cosi' di tanto in tanto qualche esemplare si ritrova al di qua del Mediterraneo spingendo molti appassionati e anche semplici curiosi sulle sue tracce''.
L'osservazione registrata ieri presso la Riserva di Priolo e' la seconda per la zona, la prima fu effettuata nel dicembre 1982 ed anche quella volta si trattava di un esemplare solitario.
Fonte: Ansa