VINO: LA VIA, “UNA ‘DOC SICILIA’ PER DISTINGUERE NOSTRA PRODUZIONE”
PALERMO - “Un marchio unico sul territorio regionale che possa rappresentare un valore aggiunto per le nostre produzioni. Una ‘Doc Sicilia’ che differenzi e tuteli i nostri vini sui mercati nazionali e internazionali”.
E’ la proposta lanciata oggi, dall’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via, nel corso di un incontro convocato con i rappresentanti di Assovini Sicilia, dell’Istituto regionale della vite e del vino, del mondo cooperativo e delle organizzazioni di categoria.
Una proposta che è stata ampiamente condivisa e sulla quale l’assessorato inizierà a lavorare con tutti gli attori della filiera per arrivare, all’inizio del prossimo anno, a un disciplinare da sottoporre successivamente al Comitato nazionale vini per l’approvazione.
“Il sistema imprenditoriale - ha detto La Via - è cresciuto. Ci attendono nuove sfide e quindi è necessaria una nuova strategia. Per competere bisogna differenziarsi, dobbiamo puntare a utilizzare il ‘brand Sicilia’ già molto noto, ma poco sfruttato. Credo che possa essere una scelta vincente e per questo ho voluto lanciare questa proposta al mondo dei produttori. Ragioniamo insieme, confrontiamoci - ha concluso - c’è la necessità di un approfondimento per condividere tutti insieme il percorso esatto”.
E’ la proposta lanciata oggi, dall’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via, nel corso di un incontro convocato con i rappresentanti di Assovini Sicilia, dell’Istituto regionale della vite e del vino, del mondo cooperativo e delle organizzazioni di categoria.
Una proposta che è stata ampiamente condivisa e sulla quale l’assessorato inizierà a lavorare con tutti gli attori della filiera per arrivare, all’inizio del prossimo anno, a un disciplinare da sottoporre successivamente al Comitato nazionale vini per l’approvazione.
“Il sistema imprenditoriale - ha detto La Via - è cresciuto. Ci attendono nuove sfide e quindi è necessaria una nuova strategia. Per competere bisogna differenziarsi, dobbiamo puntare a utilizzare il ‘brand Sicilia’ già molto noto, ma poco sfruttato. Credo che possa essere una scelta vincente e per questo ho voluto lanciare questa proposta al mondo dei produttori. Ragioniamo insieme, confrontiamoci - ha concluso - c’è la necessità di un approfondimento per condividere tutti insieme il percorso esatto”.