La Forestale di Caltanissetta denuncia due agrigentini

Giovedì mattina burrascoso nelle campagne di Mussomeli. Due cacciatori sono stati sorpresi a sparare contro conigli nell'oasi naturale protetta «Scala», dove vige il divieto di caccia essendo un'area adibita al ripopolamento della fauna selvatica.Un coniglio era stato già impallinato e messo nel carniere. Due pattuglie del Corpo forestale, che controllavano la zona, hanno udito gli spari e in un lampo sono piombati con le auto davanti ai due cacciatori. Alla vista delle guardie forestali che hanno intimato loro l'alt, però, i due bracconieri sono scappati a piedi per le campagne. La caccia, a quel punto, si è invertita e i cacciatori sono diventati la preda. Una terza pattuglia della Forestale, allertata via radio dai colleghi, ha infine bloccato i due uomini sbarrando loro ogni possibile via di fuga.I due sono stati identificati e denunciati, si tratta di V. C., di 54 anni, e P. C., trentunenne, entrambi agrigentini. Tutti e due, regolarmente muniti di porto d'armi, sono stati denunciati per avere sparato in un'area protetta, mentre le doppiette che imbracciavano e le cartucce sono state sequestrate. Il blitz è stato messo a segno dagli uomini del distaccamento forestale di Caltanissetta e Sutera, nel corso dei massicci controlli a salvaguardia delle aree naturalistiche protette del Nisseno. Un'attenzione particolare in tal senso, l'Ispettorato Forestale di Caltanissetta la sta dedicando anche per stroncare l'attività di bracconaggio che minaccia le specie selvatiche del territorio. (La Sicilia del 3 novembre 2007)

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