PUNTERUOLO ROSSO. LA VIA E ILARDA: “DA GIUNTA OK A STATO CALAMITÀ”
PALERMO - “E’ un importante passo per la successiva dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri e quindi il coinvolgimento della Protezione civile. In questo modo potremo disporre, in tempi rapidi, di mezzi e risorse adeguate per fronteggiare la gravità della situazione”.
Lo affermano gli assessori regionali all’Agricoltura, Giovanni La Via e alla Protezione Civile, Giovanni Ilarda, dopo l’approvazione, da parte della giunta, dello stato di calamità per l’emergenza del punteruolo rosso delle palme.
“I danni causati dal punteruolo immediatamente percepiti – proseguono La Via e Ilarda - sono di natura paesaggistica e ambientale, ma non si possono trascurare i rischi per la collettività collegati alla cadute delle chiome, né i rilevanti danni economici per le imprese del settore e per l’intera collettività. Occorre intervenire con ogni mezzo e subito”.
“L’iniziativa - concludono - si inserisce nel quadro di altri importanti interventi già avviati congiuntamente e per i quali abbiamo definito una strategia comune diretta ad affrontare adeguatamente e con prontezza tutti gli aspetti del grave problema”.
Lo affermano gli assessori regionali all’Agricoltura, Giovanni La Via e alla Protezione Civile, Giovanni Ilarda, dopo l’approvazione, da parte della giunta, dello stato di calamità per l’emergenza del punteruolo rosso delle palme.
“I danni causati dal punteruolo immediatamente percepiti – proseguono La Via e Ilarda - sono di natura paesaggistica e ambientale, ma non si possono trascurare i rischi per la collettività collegati alla cadute delle chiome, né i rilevanti danni economici per le imprese del settore e per l’intera collettività. Occorre intervenire con ogni mezzo e subito”.
“L’iniziativa - concludono - si inserisce nel quadro di altri importanti interventi già avviati congiuntamente e per i quali abbiamo definito una strategia comune diretta ad affrontare adeguatamente e con prontezza tutti gli aspetti del grave problema”.